Mangiare nelle Grotte di Caco: un’esperienza fuori dall’ordinario

ristorante consolini- grotte di caco

Una storia, quella del Ristorante Consolini, piena di suggestioni. Tra queste, la più evidente è data dalle cosiddette “Grotte di Caco”, avvolte da una leggenda misteriosa che non tutti conoscono.

Secondo quanto tramandato fino ai giorni nostri, queste grotte hanno visto lottare e vincere Ercole, in uno scontro contro il figlio di Vulcano, Caco, personaggio mitologico dell’antica tradizione romana.

Un passato che convive con la modernità di un cocktail bar e di una cucina tradizionale e innovativa. 

Ristorante Consolini: un passato leggendario 

Scenario della leggendaria vittoria di Ercole contro il figlio di Vulcano, Caco, e sede poi dei magazzini dell’antico porto fluviale per la custodia di spezie pregiate, le Grotte sono una delle sale più affascinanti di Ristorante Consolini.

Si narra che Caco fosse un’antica divinità del fuoco, dotata di forza prodigiosa e di tre teste vomitanti fuoco. Abitava in una grotta dell’Aventino, nella regione nella quale fu fondata Roma, e terrorizzava i suoi vicini con i suoi furti. 

Tra questi, memorabile il furto di una parte della mandria di buoi che Ercole aveva a sua volta rubato al mostro Gerione. Un furto che scatenò l’ira dell’eroe, che si mise subito alla ricerca del brigante. Un’impresa ardua, in quanto l’astuzia di Caco lo aveva portato a trascinare per la coda le bestie nella sua grotta, affinché le orme indicassero la direzione opposta.

Ercole riuscì a scoprire il nascondiglio, puntellato da un enorme masso, solo quando una delle bestie rispose al suo richiamo. Il mostro cercò di difendersi vomitando dalle fauci un’immensa fumata che avvolse la grotta in una buia caligine. L’eroe balzò attraverso il fuoco, afferrò Caco e lo uccise, stringendolo fino a fargli uscire gli occhi dalle orbite.

grotte di caco- consolini- roma

Un mito narrato dai sommi poeti dell’antichità

Il mito ha sempre attirato l’attenzione di poeti e scrittori nel corso della storia.

Virgilio, nell’Eneide, parla di Caco come di un mostro sputafuoco. Tito Livio e Orazio lo descrivono come un pastore. Dante Alighieri, nel XXV canto dell’inferno, ambienta uno dei passi più memorabili della Divina Commedia proprio nelle grotte poste sotto l’Aventino. Qui incontra Caco, tra i ladri, descrivendolo come un centauro che vomita fiamme dalle spalle, con il corpo avvolto da moltissime bisce.

Un’esperienza multisensoriale unica a pochi passi dal centro di Roma

Un passato così leggendario vive ancora oggi nel presente di Ristorante Consolini, legato inevitabilmente a Roma e alla sua storia. 

Diviene così possibile cenare o sorseggiare un drink all’interno delle Grotte, patrimonio culturale dal fascino senza tempo. Fascino incrementato dalla cantina naturale ricavata in una parte della grotta, nella quale vengono conservate le bottiglie più prestigiose della Carta dei Vini del Ristorante. All’interno delle grotte è inoltre possibile organizzare piccoli eventi, fino a un massimo di dodici persone: uno sfondo unico per festeggiamenti di ogni genere.

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Cosa aspetti? Vivi un’esperienza unica e suggestiva a pochi passi dal centro di Roma.

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